mercoledì 7 aprile 2010

L'altra faccia del merito

Riviste scientifiche, pubblicazioni e valutazione della ricerca.


Per decenni la pubblicazione del lavoro di un ricercatore su una rivista è stato il mezzo principale di comunicazione del sapere entro le comunità scientifiche, ma con la crisi dell'editoria tradizionale, nuovi canali di trasmissione e condivisione della conoscenza stanno prendendo piede, invertendo questa tendenza e mettendo in crisi il concetto di proprietà intellettuale sui prodotti della ricerca.

E' sensato, dunque, valutare l'attività di un ricercatore in base alle riviste su cui i suoi lavori vengono pubblicati, delegando così il delicato compito della valutazione della ricerca a scelte editoriali, che spesso non rispondono agli interessi della comunità scientifica, ma più direttamente a logiche di profitto?
E' sensato parlare di criteri oggettivi, quando a determinare l'autorevolezza o meno di una rivista è una società privata e la stessa valutazione delle riviste nasce con scopi commerciali che poco hanno a che vedere con la qualità delle pubblicazioni?

In questo contesto ci sembra doveroso interrogarsi su quali ricadute effettive ha l'utilizzo di criteri quantitativi sulla qualità della ricerca stessa e se una presunta valutazione oggettiva della ricerca non finisca per costituire, di fatto, un blocco alla produzione di sapere e alla diffusione della conoscenza. A questo proposito cercheremo di capire in che modo l'editoria Open Access e gli archivi a libero accesso propongono modelli economici alternativi per l’organizzazione, la produzione e la disseminazione del sapere, nonché una gestione diversa della proprietà intellettuale, che non costituisca di fatto una limitazione all'accesso, alla fruibilità e alla diffusione dei prodotti della ricerca.

Cercheremo dunque di capire cosa si nasconde dietro la retorica del merito, che viene utilizzata strumentalmente dal Governo per ridisegnare l'assetto dell'Università e del mondo della ricerca, ma che poco ha a che fare con una reale valutazione della produzione dei saperi.

La discussione si articolerà in due incontri: nel primo analizzeremo i meccanismi che regolano il mondo delle riviste scientifiche e la pratica della pubblicazione, da una parte atto produttivo su cui si misurano i finanziamenti e dall'altro strumento di messa in comune della conoscenza nell’ottica di un percorso di ricerca collettivo; ne parleremo con Andrea Capocci (Università La Sapienza di Roma), Vittorio Morandi (CNR, Bologna) e Federico Di Traglia (Università di Pisa - Know Work Tijuana Project).

I MECCANISMI DELL'EDITORIA

Martedì 20 aprile 2010, ore 18, aula Ghigi (via S. Giacomo 9)

Nel secondo incontro analizzeremo da vicino quali ricadute il tentativo di quantificare l'attività di un ricercatore ha sui processi di produzione del sapere, delimitando nuovi confini e inficiando l'autonomia della ricerca; interverranno nella discussione Anna Borghi (Università di Bologna) e Antonella De Robbio (Centro d'Ateneo per le biblioteche, Univ. di Padova).

COME SI VALUTA LA RICERCA?

Mercoledì 21 aprile 2010, ore 18, aula Ghigi (via S. Giacomo 9).

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